“… guardare gli altri e poi dimenticarli….”
Era il motto di Enzo Caminati, pittore e scultore che iniziò a modellare la creta fin dalla sua più tenera età. Una passione, la sua, condivisa per tutta la vita.
La sua bravura e le sue capacità non sono mai passate inosservate, tanto che pur essendo un autodidatta, è stato spesso presente a delle mostre esponendo i suoi quadri che ricordano il particolare stile pittorico di Van Gogh.
E’ riuscito nel tempo ad acquistare libri, colori, tele e pennelli grazie ai lavori che ha praticato all’estero, facendo dapprima il muratore in Germania, fino a diventare un pugile nella categoria Welter leggeri, poiché proveniva da una famiglia numerosa e a quei tempi era difficile potersi concedere ambizioni fuori dall’ordinario.

Le ristrettezze economiche, non lo hanno comunque dissuaso ad abbandonare la propria inclinazione artistica, in quanto qualsiasi cosa che toccava prendeva forma: dalla creta grezza che trovava da bambino e che dopo aver modellato, lasciava essiccare al sole, alle pietre di fiume che scolpiva.
La sua innata vocazione, lo ha fatto conoscere negli anni, non solo ad Alfero, ma in varie parti della Toscana, ove ha esposto le sue opere a mostre nella zona di S. Sepolcro, Poppi, Stia. Prediligeva la riproduzione di animali volti e mezzobusto per quanto concerne la scultura, invece a riguardo della pittura in prevalenza era ispirato dalle riproduzioni di persone in atteggiamenti quotidiani, dalla partitella a carte nei bar, agli animali che nel suo modo di vivere un po’ da misantropo, non lo hanno mai abbandonato.

Anche Tonino Guerra, noto poeta di Sant’Arcangelo era rimasto affascinato da lui e spesso saliva fino ad Alfero, per ammirare le opere dell’artista.
“Sono un solitario, prediligo la pittura alle donne, la libertà di poter fare ciò che voglio”, diceva di sé il pittore. “Ho sempre amato bere e fumare molto, pur sapendo che non sono cose che fanno bene alla salute. Sono riuscito a coltivare le mie passioni e mi posso ritenere soddisfatto di ciò che riesco a creare con le mie mani”.

“Ho sempre osservato lo stile dei grandi pittori, ma poi li ho dimenticati, portando avanti un filone artistico tutto mio”.
I suoi dipinti più belli sono ad olio, in quanto amava meno dipingere con gli acquerelli, che pur seguendo pittori tradizionalisti come Giotto e Caravaggio, arrivano ad ispirarsi al cubismo fin alle riproduzioni tridimensionali più moderne; per quanto riguarda le sculture tipicamente mantengono lo stile in rilievo e a “tuttotondo”.
Era un personaggio molto estroso, come la grande maggioranza degli artisti: si faceva notare per il suo stile di vita fuori dagli schemi e per le sue doti innate e non impartite, se non coltivate in base alla sua passione e anche se limitate dalle ristrettezze economiche, non per questo abbandonate.
Enzo Caminati si è spento il 23 gennaio 2006 all’età di 64 anni.